La famiglia Oberto è strettamente legata al territorio di La Morra, con precisi riferimenti alla coltivazione della vite sin dal 1800. Sul finire degli anni ’50 del secolo scorso Luigi Oberto, insieme al padre Giovenale, coltivava 2 ettari di Nebbiolo sulla collina di Bricco San Biagio. Luigi decise dunque di realizzare una cantina e di vinificare egli stesso, con l’obiettivo di dare maggior valore al proprio lavoro.
Le prime annate di Barolo vengono imbottigliate a partire dal 1961. Con il passare degli anni si aggiungono altre terre da destinare alla coltivazione della vite, fino a raggiungere i 10 ettari circa attuali.
L’attuale cantina si trova nel sito da sempre conosciuto come Ciabot Berton. Qui si erge un piccolo fabbricato (ciabot, nel dialetto piemontese) un tempo appartenuto a un tale Berton, il quale, nel tentativo di produrre artigianalmente dei fuochi d’artificio provocò l’incendio che ne distrusse il tetto.
Ancora oggi, dalla cantina, è possibile scorgere i ruderi del vecchio ciabot che ha dato il nome all’azienda, circondato dai vigneti di Nebbiolo.
Dagli anni ’90 i figli Marco, enologo, e Paola, agronomo, iniziano a lavorare con Luigi. Consapevoli della qualità e di tutto il potenziale delle vigne e delle uve Nebbiolo, decidono di vinificare separatamente le uve dei diversi vigneti, selezionando le migliori partite di Barolo dei cru Roggeri, Rocchettevino e Bricco San Biagio. In questo modo, unendo alcuni importanti accorgimenti produttivi alla grande esperienza di Luigi, i vini di Ciabot Berton sono sempre più conosciuti e apprezzati in tutto il mondo.