La Cantina Comunale di La Morra ospiterà dall’11 al 24 maggio la mostra di Giorgio Gallo e Ivana Allasia.
Scrive Antonio Buccolo:
“Come può essere oggi una mostra d’arte? Solo visione di opere eseguite secondo le tecniche tradizionali, oppure ricerca di nuovi modi di operare in cui si fondono realtà e fantasia per perfezionare itinerari fotografici-pittorici che il mondo digitale ci propone?
Questa è la domanda che si sono posti gli autori della mostra organizzata nei locali della Cantina comunale di La Morra.
Giorgio Gallo e Ivana Allasia, veri appassionati dell’immagine, hanno tentato di dare un contenuto ai loro lavori percorrendo la strada che ripropone in altro modo sensazioni reali o romantiche, stili e sperimentazioni che l’arte ci ha sempre proposto nel tempo, sino ad arrivare all’astrazione attuale. E’ il percorso della nuova fotografia, così dirompente e rapido, che dopo aver purificato con la tecnica analogica in oltre un secolo e mezzo di vita la realtà visiva, ha rinvigorito la voglia di ricerca creativa in molti appassionati. Non solo; ha riproposto una nuova armonia nell’opera d’arte, rinnovando quel codice di comunicazione che sempre deve esistere tra l’autore e chi osserva.
Ciò appare osservando le opere che i due fotografi-pittori espongono.
E’ un nuovo modo di operare, un itinerario che inevitabilmente spinge a pensare alla perfezione senza mai raggiungerla. E qual è allora il punto di non ritorno per un artista nell’eseguire un’opera d’arte? Qual è il massimo che si può ottenere? Se pensiamo ai grandi del passato, per quanti anni Leonardo ritoccò il sorriso della Gioconda? E come giunse al punto di non ritorno? E lo raggiunse veramente? Non lo sapremo mai.
E così oggi, qual è il massimo che si può ottenere con la fotografia digitale? Fin dove si può agire usando gli algoritmi del ritocco per costruire un’immagine che è fotografia, ma anche pittura?
Gallo con la conoscenza avanzata dell’uso di programmi appropriati del computer, sa passare agevolmente da uno stimolo figurativo a movimenti e sfumature coloristiche irreali, infinite, ma sempre gradevoli, piacevoli da osservare.
Allasia, alla fotografia, a quel senso romantico dettato dalla realtà dei colori dei fiori e di altri variegati soggetti, aggiunge con il pennello tradizionale e leggeri tocchi di acrilico quella sensibilità che ha nell’anima, sempre variabile, e che forse un calcolo digitale non può esprimere.
Tuttavia, in entrambi gli autori della mostra, sembra esista sempre la ricerca di quel punto di non ritorno, irraggiungibile. Ed è un bene, forse anche un problema, perché gli artisti non sono mai soddisfatti del proprio lavoro”.
La mostra sarà visitabile con orario 10-12,30 e 14,30-18,30 dal lunedì al venerdì e 10-18,30 il sabato e la domenica, ingresso libero.